5 cose che non sapete della settimana appena trascorsa

  1.  Phil Lefty Mickelson è fuori. Fuori dai top 50 del World Ranking dopo 1.354 settimane di continuativa permanenza. L’ultima volta che il mancino era stato out da questa “creme de la creme” era il 28 novembre 1993: per dire, Bill Clinton  era appena stato eletto presidente degli Stati Uniti. Un lasso di tempo davvero impensabile, quello coperto da Phil nei top 50: è un qualcosa che ci fa pensare a una relazione da “forever and ever”, più che a una semplice statistica. E infatti, come ogni moderna relazione liquida che si snoda in un mondo in movimento perpetuo, anche questa è finita.
  2. Rory McRory ha vinto a Shanghai il WGC HSBC Champions, 4° titolo 2019 e 2° incoronazione nelle ultime 6 settimane. Non solo: con questo successo, il numero 2 del mondo è salito a quota 18 titoli del Pga Tour esattamente come Dustino DJ Johnson e ha issato a 64% le possibilità di una sua vittoria in caso di leadership dopo le prime 54 buche. Ma forse la statistica più impressionante è la seguente: negli ultimi 38 giri, a partire dalla fine del disastroso Open Championship del Royal Portrush, la media score di Rory è di 67.32 colpi. Evidentemente, non tutti i mali vengono per nuocere.
  3.  Tiger è senza un coach. Si sa. Ma quello che non si sapeva è che avesse comunque due occhi in più a osservare le cose del suo swing. Sono quelli di Robert McNamara, amico fidato e business manager della sua TGR. Robert non fa altro che controllare che nel corso dello swing  le posizioni del bastone e del corpo siano quelle che Tiger gli indica. Tre gli aspetti su cui Tigerone lavora: 1) no side bending, cioè nessuno spostamento laterale; 2) sì al massimo spazio per il bastone in discesa; 3) e sì a un fianco sinistro che si libera in discesa. Insomma, sono le semplici basi, raga, le basi.
  4.  Brendon Todd, vittima di innumerevoli swing yips a partire dal 2015, quest’anno aveva pensato di smettere di giocare a golf, ma poi domenica ha vinto il Bermuda Championship del Pga Tour e ha cambiato idea. Morale: impariamo che nella vita ci sono sempre i chiaroscuri (anche se più i momenti scuri che quelli chiari) a ricordarci l’esistenza della luce, là fuori, da qualche parte.
  5. Ho scoperto che recentemente un articolo si è occupato, con tanto di nome e cognome dell’interessato, di un neurogolfista della domenica squalificato per 9 mesi per aver segnato un 5 al posto di un 7. Ora: senza arrivare alla stampa, mi domandavo se, al fine di disincentivare la ruberia in campo, non si potrebbe, in caso di flagranza di reato, inviare via mail ai soci del circolo il nome e il cognome del furbetto squalificato e la sentenza che lo riguarda. Chiedo, eh.

Comments

3 Comments
  1. posted by
    Leandro Albertoni
    Nov 4, 2019 Reply

    Secondo me bisognerebbe menzionare e premiare chi si comporta in maniera ineccepibile in campo . Questi possono diventare modello ed ispirare g. Rispetta gli altri, il percorso, la velocità di gioco .

  2. posted by
    Fernando
    Nov 4, 2019 Reply

    Al mio circolo i dimentichini li conoscono tutti! Purtroppo non vengono mai puniti! Se gli fosse inflitta una sanzione esemplare
    diventerebbero tutti come Pico della Mirandola!

  3. posted by
    Stefano
    Nov 5, 2019 Reply

    I Mali non vengono mai solo per nuocere e la meraviglia spesso vince, ed è la fuori ad aspettarci. E chi ruba prima o poi va a letto di sera, e, da solo, sa che ha rubato, e sa che questo fa di lui una caccasecca.

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