I buoni propositi 2018 della Milanese Imbruttita (M.I.) che gioca a golf

La matematica ce lo suggerisce: pochissimi eventi non hanno alcuna possibilità di accadere. Tra questi, il fatto che la Milanese Imbruttita possa migliorare il suo golf. Eppure lei ci crede ciecamente: ha giurato solennemente sulla sua Birkin di cocco che quest’anno abbasserà il suo handicap a 53.

Ecco dunque la lista dei suoi buoni propositi golfistici:

Trovare il proprio swing. Glielo ha suggerito il caddie: ognuno ha il proprio, personalissimo swing. Bisogna solo trovarlo. Lei ha iniziato a cercarlo da Dior e Givenchy: lì non c’era, purtroppo, ma c’erano delle borse meravigliose. Che in fondo, diciamocelo, stirano le rughe dell’anima come un botox e più di un colpo perfetto verso la bandiera. Perciò le ha comprate. Tutte.

Avere più culoh. Siccome le hanno detto che per fare un buono score, ne serve sempre una buona dose, la M.I., come al solito, ha frainteso e, nel dubbio, ha pure esagerato: dal chirurgo estetico di fiducia se ne è fatta modellare uno a panettone, grosso come quello di Kim Kardashian. Non ha ancora riscontrato benefici nello score, ma in fondo non è così importante, perché la Betti e la Titti stanno già rosicando più di due scoiattoli bulimici.

Muovere di più i fianchi. Il maestro le ha suggerito che il suo downswing è troppo imballato: per tirare più lungo, la M.I. dovrebbe liberare il movimento dei fianchi. La Cicci, che non ne sbaglia una, le ha allora suggerito di cambiare maestro: dice che da quando lei va a lezione da Joao Durao, ballerino brasiliano detto Il Meravigliao, ha i fianchi che vanno una meraviglia. La M.I. ha subito prenotato una ventina di sessioni di pratica.

Fare progressi nel gioco corto. Certamente. Il problema però per la M.I. è molto serio: con un driver che al massimo le vola per 80 metri, dov’è che inizia la fase del suo gioco corto? (Per dovere di cronaca, va aggiunto però che da quando la M.I. va a lezione dal Meravigliao, il quesito non le pare più così preponderante)

Essere più social (1). La M.I. ha deciso che nel 2018 la sua passione per il golf deve essere instagrammabile. Per cui appena arriva al circolo, posta decine e decine di foto in cui però ha sempre il carisma folgorante di un salice piangente. “Oggi grande golf”, “Swing favoloso”,“Giornata top”, “Tutto perfetto”, le didascalie più riuscite tra una flappa e uno slice.

Essere più social (2). In molti le hanno suggerito di seguire The Bogey Blonde. Lei lo fa, ma in modalità “ghost”: non lika, mai, non commenta mai, non condivide mai. Si fa solo i fatti miei.

Essere più social (3) Da quando ha scoperto i filtri di Instagram, la M.I. sente di non aver più tanto bisogno della copertina di Linus del suo chirurgo estetico di fiducia. Meno botox, più putt in buca: finalmente forse riuscirà a strizzare gli occhi per leggere meglio le pendenze.

Migliorare il carattere. Se lo Xanax non basta e la Rodiola non funziona, la M.I. ha pensato che forse il golf poteva aiutarla nella ricerca del suo Nirvana. Solo che se l’amore corrisposto rende egoisti, quello non corrisposto rende pessimi. E si sa, non è che il golf ami indefessamente i suoi adepti. Non le resta che provare ad aumentare le dosi di Joao Durao.

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