Caro Babbo Natale, o caro Saint Andrews…

Caro Babbo Natale. O forse caro Saint Andrews…

Cioè, boh, io non capisco più niente. Qui in Italia è tutto così: avevamo un premier, lo abbiamo cambiato, ma pur cambiandolo, di fatto è restato lo stesso; avevamo un sindaco, si è sospeso, ma pur sospendendosi, è rimasto lo stesso; abbiamo un Papa, ma in effetti, a pensarci bene, ne abbiamo due.

Quindi, da golfista italiana, io non so chi di voi due sia in carica in questo momento. Magari solo uno, o magari entrambi, o magari siete la stessa cosa, come Renzi e Gentiloni.

Nel dubbio, democristianamente, scrivo a te, Babbo Natale, e pure a te, Saint Andrews. Così ci mettiamo il cuore in pace e non parliamo più.

In entrambi i casi, ragazzi, veri o finti, giusti o sbagliati che siate, già scrivervi mi pare un atto di fede. E di questi tempi, scusate, avere fede in qualcosa o qualcuno è già un passo avanti verso una boccata d’ossigeno in un mondo che vive in apnea.

Comunque, dai: lasciamo gli alti lidi della filosofia e della politica e caliamo invece a bomba giù per terra, tra le macerie della vita vera.

Cari Babbo Natale e Saint Andrews, per quest’anno ho solo una cosa da chiedervi. Allora, che dite, posso?

Vedete ragazzi, il mondo è già crudele di per sé. Certo, c’è lo shopping, c’è la Nutella, e c’è pure 007 a rendercelo piacevole ogni tanto. Il problema è che lo shopping costa, la Nutella ingrassa, e 007, beh, se t’innamori ricambiata di quello, sei già bella che morta.

Per cui, alla mia età pericolosamente vicina al turning point del mezzo secolo, cosa resta? Resta una cosa sola ed è quella che, cari Babbo Natale e Saint Andrews, mi accingo a chiedervi.

Vi chiedo un colpo.

Scegliete tra questi: può essere un colpo di genio, un colpo d’ala, un colpo di vita, un colpo di culo o il colpo della carriera a golf. Un colpo che sia qualcosa d’impensabile tranne che per pochi eletti.

Lascio a voi due la decisione. Mettetevi d’accordo e fatelo senza papocchi, please. Perché, raga, non voglio scherzi: niente colpi della strega, colpi di sonno, colpi in testa, o colpi di freddo. E, per favore, niente colpi di fulmine (per carità!): l’esperienza di una vita mi ha insegnato che molti di loro sarebbero dovuti essere più precisi e invece sono stati balenghi come i miei drive.

Raga, guardate: al limite, ma è solo un caso limite, l’unico colpo di fulmine che posso accettare è quello per un conto corrente. Ma, mi raccomando, che abbia un saldo bancario solido come lo swing di Adamello Scott, altrimenti non se ne fa niente.

Ok? Allora siamo intesi?

Grazie a tutti e due.

Con affetto,

Isabella

(Ps a pensarci un attimino, raga, anche Adamello Scott in boxer rossi sotto l’albero di Natale andrebbe bene. In fondo sempre di un … “colpo” -o magari due- si tratterebbe, no?…).

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