E’ bagarre in Francia per la Ryder Cup

E’ bagarre in Francia sul tema caldissimo della Ryder Cup: se la settimana scorsa avevano fatto scalpore le parole pronunciate dal campione transalpino Mike Lorenzo-Vera contro la sfida settembrina di Parigi, questa volta, invece, è la Federazione Francese, con il suo vie presidente Pascal Grizot, a replicare.

Ma andiamo con ordine.

Durante il recente Open de France disputato al National, il campo che tra tre mesi sarà il teatro di gara della prossima Ryder Cup di settembre, il campione francese, numero 108 del mondo, in un’intervista a cuore aperto rilasciata al New York Times, non l’aveva per niente appoggiata piano e aveva attaccato duramente la Federazione Francese di Golf: “Da noi – ha dichiarato Lorenzo-Vera – nessuno sa che si giocherà la Ryder Cup. Solo i golfisti lo sanno. In Francia il golf è ancora una cosa privata per famiglie ricche e ragazzini viziati. Invece per prima cosa avremmo bisogno di infrastrutture, dal momento che abbiamo solo un unico campo competitivo, il che ovviamente non è sufficiente per lo sviluppo di questo sport”.

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Mike Lorenzo-Vera

“Vedrete –aveva continuato Mike – che a Le National non verrà molto pubblico francese a seguire il match tra Europa e Stati Uniti: ci saranno certamente più britannici o spagnoli, perché da noi alla gente non interessa la Ryder”.

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Parole durissime, scagliate sui media a soli tre mesi dalla sfida biennale di Parigi, alle quali la Federazione Francese ha voluto replicare con la dichiarazione di Pascal Grizot, il vice presidente federale, il quale, numeri alla mano, ha illustrato alla stampa l’ottimo stato di salute del golf transalpino: “Circa lo sviluppo del nostro golf – ha ribattuto Grizot – pare proprio che ci sia una forte diversità tra la pubblica percezione e quella di alcuni che fanno parte della comunità golfistica. La Francia ha 410mila tesserati; a questi vanno aggiunti altri 400mila golfisti indipendenti. Le statistiche, inoltre, ci mostrano come, a differenza di altri paesi, il numero dei nostri giocatori under 18 sia cresciuto dalle 27mila unità del 2008, alle 30mila di oggi. Ma non solo: da una parte il programma dei 100 Short Courses ha creato 30mila nuovi golfisti nel paese, dall’altra il Mon Carnet de Golf ha avuto un impatto massiccio e ha permesso a 45mila ragazzini tra gli 8 e i 10 anni di provare per la prima volta questo sport”.

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Le Golf National

Insomma, la Ryder pare essere già un tema caldo, e lo è ancora prima che le squadre siano scese in campo.

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