Il golf fa malissimo (a volte)

Il golf è un gioco pericoloso per la salute mentale e fisica.

E’ risaputissimo.

Certo: ci sono le guerre, il terrorismo, la crisi e il global warming, ma se dopo la partita scendi da un golf cart con il tuo putter attorcigliato intorno al collo a mò di boa di piume, la verità è che magari in quel preciso istante non è che tu stia proprio ragionando su tutte quelle cose brutte là.

Nossignore.

Sai solo che agli ennesimi tre putt della giornata hai provato a farla finita definitivamente prendendoti a mazzate sulla testa, ma che lo stramaledetto yips che ti colpisce ogni qual volta imbracci il putter è di nuovo saltato fuori, rendendoti un golfista ridicolo che sta solo scendendo dal cart con un bastone al posto del collare. E per giunta, siccome devi ancora cominciare a far mente locale sulle guerre, il terrorismo, la crisi e il global warming, hai pure a che fare con un gomitolo arruffato di sensi di colpa appollaiato alla bocca dello stomaco.

Ecco dunque dove può trascinarti il golf: in men che non si dica, ti trasforma da un giocatore acerbo a uno marcio. Di testa, intendo.

E quando anche hai pianificato e stai seguendo con il massimo dello zelo possibile la tua strategia di gara, oplà, ecco lì che salterà fuori il cosiddetto colpo psichico a rovinarti definitivamente lo score.

Ora: il colpo psichico (o psichica per gli addetti ai neuroni golfistici) è semplicemente la seconda scelta che prende il sopravvento, anche se sai benissimo che non dovrebbe.

In parole povere: il golfista che si arrende al colpo psichico è paragonabile a un pilota di Formula1 che sceglie di gareggiare a Silverstone con il muletto.

Sei a 65 metri dalla bandiera in condizioni meteo perfette e hai deciso di estrarre il tuo sand iron per un colpo che si accucci all’asta dolce come un cocker davanti a un camino? Voilà: manco fosse un’irresistibile sirena di Ulisse, la psichica ti suggerisce invece un maligno ferro 8 a correre. Detto, fatto: riponi il sand, estrai il ferro e da un probabile birdie, te ne vai con un facile bogey (e una mega incazzatura) sullo score.

Ma non è che i pericoli del golf si limitino al perimetro del campo. Nossignore.

L’altro giorno, piazzata davanti allo specchio dell’ascensore dell’ufficio, stavo provando il mio swing. L’ho perso tra il secondo e il terzo piano. Quando due ore più tardi sono scesa, ho trovato un cartello appeso allo specchio. Recitava: non sei né la più bella del reame, né tantomeno Tiger Woods. Riprenditi ‘sto swing e tornatene in campo pratica.

Ancora dubbi sul fatto che il golf faccia malissimo?

Leave A Comment

Your email address will not be published. Required fields are marked *