Il Pevero si rifà il look in formato wellness

Se recentemente avete avuto la bontà di seguirmi su questo sito o sulle pagine di Golf & Turismo, forse allora ricorderete alcuni articoli nei quali sostenevo la necessità per i sodalizi nostrani di iniziare a rivolgere lo sguardo altrove, dove per altrove intendevo il mondo multitasking dei 35/40enni.

Scrivevo anche di come due circoli moderni come La Montecchia in Veneto e Tolcinasco in Lombardia avessero avuto l’intelligenza di anticipare il trend, andando a intercettare questa fascia d’età troppo spesso dimenticata, offrendo ai padri e alle madri di famiglia servizi vari e variegati, che potessero soddisfare anche quelli di loro che col golf magari c’azzeccavano assai poco.

Le due club house, in pratica, diventavano snodi cruciali dove trascorrere ore piacevoli tra ristoranti, palestre, spa, parrucchieri, o luoghi sicuri dove poter lasciare i propri figli nelle mani di baby sitter qualificate che li impegnassero in corsi di inglese o di studio.

Morale: Tolcinasco e Montecchia hanno capito per tempo che per attrarre nuovi golfisti il golf da solo non basta più. Bisogna andare oltre il mondo del green con offerte mirate a 360 gradi.

Lungo questa strada innovativa, ho incrociato in questi ultimi giorni trascorsi in Costa Smeralda anche le novità sorte in seno al Pevero Golf Club. Con una differenza sostanziale, però, rispetto alle offerte presenti nei due sodalizi lombardo-veneto: se qui prevalentemente sono gli interni delle club house a essere sfruttati e arricchiti nel tentativo di venire incontro a nuovi possibili soci, in terra sarda è invece all’aria aperta che (giustamente) si snoda il rilancio del club.

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Con lo scopo di intercettare la massa dei giovani turisti che ogni anno sbarca nell’isola e alloggia negli hotel intorno al club, da quest’anno il Pevero ha lanciato il suo Health Trail (www.peverohealthtrail.com), un percorso mozzafiato di salute che s’inerpica maestoso nella verdissima macchia mediterranea compresa tra le zone del Romazzino e del golf e che sfiora, fino a gettarsi nelle acque cristalline del mare, le baie di Porto Liccia e del Grande Pevero.

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Il sentiero, ottimo per gli amanti del trekking, delle mountain bike, del motocross, del jogging o della nordic walking, è lungo complessivamente 13 km e contiene 11 stazioni fitness dotate di panca e attrezzi, dove è possibile alternare la camminata o la corsa con gli esercizi di ginnastica proposti. Ma non solo: lungo il tracciato esistono un “QR CODE”, grazie al quale è possibile scaricare la mappa di tutti i sentieri e geolocalizzarsi con il proprio smartphone, e l’ormai imprescindibile Instapoint, dove i più social tra gli sportivi potranno scattarsi il selfie dell’anno.

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“La generazione dei trentenni/quarantenni che oggi sbarca in Sardegna e alloggia nei nostri hotel – spiega Marco Maria Berio, direttore del Pevero – è totalmente multitasking. Ha voglia certamente di giocare a golf, ma allo stesso tempo ama anche e soprattutto fare una vita sana e mantenersi in forma. Per questo motivo, desiderando intercettare un volume importante di clientela, abbiamo capito che dovevamo diversificare la nostra offerta. Così facendo ci apriamo a un numero enorme di turisti che magari non giocano a golf, ma che hanno altre necessità: noi siamo qui a offrir loro la soluzione”.

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Per quanto riguarda invece il settore golf, il circolo del Pevero continua sulla sua strada: come d’abitudine, sono sempre le gare, ma soprattutto gli eventi ad alto livello, il pane quotidiano del club. E se solo da poche ore si è chiusa con successo di partecipazione la Pevero for Ladies, una settimana a tutto swing dedicata alle signore, già da quelle parti si guarda alle date di settembre per l’appuntamento extra lusso del Costa Smeralda Invitational, per poi spostare il mirino su ottobre con un incontro in campo pratica ancora top secret.

Morale: visto l’insieme dell’offerta sarda (green, mare, clima, spiagge, locali, vita sana, eventi, mirto e bottarga), a pensarci bene, uno davvero finisce col domandarsi perché diamine noi italiani si senta sempre il bisogno di prendere un aereo per spararci a giocare a golf in Marocco, in Tunisia o in Costa Azzurra, quando il paradiso è davvero a casa nostra, a pochi minuti di volo. Mah.

 

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