Lo sviluppo del golf passa dai social

Nei manuali di storia si indica come fine della preistoria e l’inizio della storia il momento in cui l’umanità inventa la scrittura per registrare il presente per un consumo prossimo.

In questo senso, la storia è come un avverbio: si vive preistoricamente o storicamente, a seconda che la memoria sia solo biologica, o, come oggi, soprattutto tecnologica.

Se osservata da questo particolare punto di vista, appare chiaro come nel 2020 la stragrande maggioranza dei circoli di golf italiani viva ancora nella preistoria, se è vero come è vero che nel mondo del green nostrano, per farsi conoscere e apprezzare, ancora oggi ci si affidi più al passaparola e a siti che sanno di stantio, piuttosto che a esperti 4.0 di comunicazione e marketing.

Eppure qualcosa sta (forse) finalmente cambiando: complice la pandemia e la necessità di recuperare il terreno perduto, qualche golf club italiano sta iniziando a percepire la necessità di affidare la propria comunicazione a esperti del settore. In primis ci sono ovviamente i social manager, persone capaci di gestire i canali Facebook, Instagram e Youtube in modo così professionale, da permettere ai circoli, grazie a strategie editoriali e a servizi personalizzati, di veder crescere la propria attività.

È il caso del Golf Club Margara, in quel del Monferrato, la cui presidentessa, Maria Amelia Lolli Ghetti, da qualche tempo ha affidato la comunicazione del circolo a Michela Zerrilli, 39enne di Acqui Terme, socia del sodalizio di Fubine ed esperta di marketing.

Golf Club Margara

“Lo scopo –spiega la Zerrilli- è quello di proporre una comunicazione a 360°, che aiuti il club in tre diverse fasi: a cooptare nuovi appassionati, a gratificare sponsor di gare ed eventi con una visibilità importante e, infine, a valorizzare l’hospitality, con target mirati in materia di turismo”.

Golf Club Margara

Il rifacimento del look di Margara sta iniziando dallo svecchiamento del sito, che diverrà più fruibile grazie ai virtual tour effettuati con i droni lungo il percorso e all’interno della foresteria, e proseguirà poi con un capillare lavoro di marketing sui canali social: “Lo scopo –prosegue la Zerrilli- è rendere Margara ancora più accattivante, sia per i golfisti italiani che per quelli stranieri. In fondo siamo nel Monferrato, che rappresenta un potenziale enorme da sfruttare a livello comunicativo”.

E ancora: “Per far crescere un’attività, non serve postare su Instagram foto a casaccio: piuttosto è necessario un lavoro di marketing che si ponga degli obiettivi precisi e che con lo sfruttamento degli hashtag più adatti raggiunga il maggior numero di persone potenzialmente interessate”. Golfisti, in questo caso, nuovi o già appassionati, e molti, molti greenfees.


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