Lpga Tour, il fashion del golf s’inventa qui

In un paese sull’orlo di una crisi di nervi che ha vietato pure le cosiddette “Ombrelline” nei Gran Prix di Formula 1, in un paese sconquassato dal ciclone #MeeToo, in un paese così era inevitabile che pure il dressing code delle proette dell’Lpga Tour subisse, a torto o a ragione poco importa, una sterzata moralista.

Anzi, a dirla tutta, il circuito americano ha abbondantemente anticipato i tempi: è di qualche mese fa, infatti, la decisione dei piani alti del Tour di far allungare gli orli delle gonnelline delle giocatrici, ree, in alcuni casi, di non dare un’immagine professionale (!!) di se stesse.

Al di là della scelta condivisibile o meno di Michael Whan, Ceo del Tour, e di Vicky Goetze Ackerman, una delle Lpga Players Director, è indubitabile comunque il fatto che il circuito femminile a stelle e strisce resti il faro verso cui guardare quando noi golfiste seriali della domenica si è in vena di cercare spunti modaioli sul green.

Dunque: ciò che arriva dall’altra parte dell’Atlantico è innanzi tutto una scelta monocromatica. Gonnelline e magliette sono rigorosamente “ton sur ton”: magari con colori accesi e fluo, ma sempre e solo della stessa tinta.

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Paula Creamer

Basta gettare un occhio attento alle scelte di icone come Paula Creamer, la Pink Panther del Tour, o della bellissima Cheyenne Woods (nella foto in apertura), per farsene immediatamente un’idea.

Ma non solo. Se nel 2018 il pantone è unico, tanto vale allora che sia un abitino dalle linee pulite esemplici quello da indossare: guardare per credere a Michelle Wie, da sempre ambasciatrice delle tendenze fashion del golf, che ha deciso che, se mono colore deve essere, che sia allora un monopezzo quello da sfoggiare.

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Michelle Wie

E ancora: ritorna prepotente il classico intramontabile. Un’occhiata alla nostra Diana Luna e al suo completino bianco che ricorda tanto Wimbledon per farsene una ragione.

 

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Diana Luna

Insomma: meno colore e linee semplici, il Tour ha deciso di impressionare non più per i look a tutto glitter delle sue campionesse, ma per i colpi spettacolari che sanno tirare sul percorso. E se in gara si deve fare a meno di pizzi e short, resta sempre il mondo di Instagram dove far vedere quello che in campo è vietato mostrare.

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Cheyenne Woods, sul suo profilo Instagram

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