Paratore: sogno di vincere a Roma

(da Leggo)

Renato Paratore ha scelto il momento migliore per inseguire il sogno di diventare un campione internazionale di golf. Il 22enne romano è uno deigrandi emergenti azzurri alle spalle di Francesco Molinari, il fenomeno esploso nel 2018 e migliore golfista italiano di sempre.

Paratore è lì a unpasso, tra i i primi tre-quattro d’Italia, nella top 100 dell’European Tour della scorsa stagione e in rampa di lancio per diventare uno dei big mondiali. I suoi sogni incrociano un calendario mai visto a Roma: nel prossimo ottobre l’Open d’Italia si gioca all’Olgiata e poi sullo sfondo, nel 2022, c’è la Ryder Cup che rappresenta uno dei più grandi eventi sportivi mondiali di sempre, al Marco Simone Golf Club: «Il massimo per un golfista italiano, figurarsi romano. Se mi chiedete discegliere cosa vincere nel 2019 dico l’Open d’Italia nella mia città, senza alcun dubbio».

Renato è nato alla Camilluccia, è diventato pariolino nel tempo ed è cresciuto come atleta al Parco di Roma G&CC, diventando professionista nel 2014.

«Voglio crescere con calma e voglio giocare un golf solido tutto l’anno, non a sprazzi. Ma se penso che tra soli tre anni c’è laRyder Cup a Roma non posso non sognare di giocarla da big, magari al fianco del grande Molinari».

Paratore affronta ormai da anni sul green di tutto il mondo grandi campionidel golf internazionale come il grande Tiger Woods e l’ex numero 1 mondiale,il britannico McIlroy. Non è lontano dai loro standard di gioco ed ha l’età dalla sua: «Ho solo 22 anni e tutto il tempo per crescere ancora. Ho già vinto un torneo dell’European Tour e spero di alzare di nuovo una coppa nei prossimi mesi. Credo nei miei mezzi, credeteci anche voi perché arriverò in alto».

Quanto in alto? «Nella classifica mondiale si sale fino al numero 1, quindi non metto limiti. Sono uno che si allena tanto e sa sacrificarsi. Mi basta migliorare tutti i giorni, ai big penserò quando sarà il momento». Sognando di essere protagonista all’Olgiata in ottobre, il golfista romano ha già iniziato il tour internazionale che lo porterà a giocare oltre 30 tornei in un anno. Inizia domani l’Open dell’Oman. Magari il primo squillo da campione arriverà proprio dagli Emirati.

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