Pga Championship, bravo Brooks, ma che noia

Diciamoci di questo Major quello che non si dovrebbe ammettere neppure sotto tortura: è stato una palla colossale. Una noia titanica.

Per avere, chessò, uno sfarfallio nello stomaco, un brivido nella schiena, abbiamo dovuto aspettare 68 buche: roba che per tutto quel tempo pure le tartarughe marine  protagoniste della pubblicità ci sono sembrate più eccitanti del faccione semi-inespressivo di Brooks Delicatessen Koepka.

Poi, improvvisi quei suoi 4 bogey inaspettati dalla 11 alla 14, e, per un attimo, la possibile rimonta di Dustin Johnson, quella che all’inizio della domenica pareva meno plausibile dell’appalesarsi di Mark Caltagirone al matrimonio con Pamela Prati, ci ha fatto battere il cuore manco fossimo dei tronisti alle prime armi dalla De Filippi. Ma è durata poco: un attimo, appunto. Il tempo di una scelta scellerata di DJ alla 16 e tutto il torneo è tornato in naftalina, con le tartarughe di nuovo in primo piano.

E allora, in pieno D’Urso style, pur di avere qualcosa di cui dibattere, ci siamo attaccati al gossip: dopo le scaramucce con la fidanzata prima del tee shot della 1 e riprese in mondovisione dalle telecamere , Brooks bacerà la sua Jenna? Sì, lo ha fatto, con la stessa freddezza però con cui Di Maio ha baciato su Gente la sua fidanzata.

In definitiva, dunque, che dire di questo Pga Championship, al netto di che barba, che noia?

Beh, bravo Koepka, certamente, che, a furia di smazzare come King Kong, passa da un record stellare all’altro. Bravo Dustin, unico del field a segnare quattro giri nei 60 e a Bethpage, in quelle condizioni, non è poca roba.

Bravo Jazz Janewattaqualcosa, l’unico col faccino da bambino a giocarsela con quei due colossi. Bravo Wallace, miglior europeo in campo.

E bravi noi, a resistere fin oltre la mezzanotte, senza mai azzardare un “Maria, io esco”.

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