Ryder: Ministro Lotti, a lei l’onore

Come noto, il board della Ryder Cup ha abbassato il capino di fronte alla tangibile volontà del governo italiano di sostenere con i fatti e soprattutto con i conquibus il Progetto Roma 2022.

Morale: come già anticipato nei giorni scorsi, fortunatamente è saltato il termine ultimo del 13 febbraio per lo stanziamento dei famosi 97 milioni di garanzie richiesti dagli inglesi. Resta a questo punto della vicenda da capire dove come e quando infilare il gruzzoletto. E non pare un problema da poco.

Per dire: lunedì, nel dossier inviato da Roma in Inghilterra, si parlava genericamente di un “provvedimento legislativo”: ok, ma quale?

Accantonata l’idea di accorpare la fideiussione governativa per la Ryder nel testo del Milleproroghe, si va per la strada di un decreto ad hoc, finalmente ala luce del sole.

Problemi? Sì. Innanzi tutto i tempi. In viale Tiziano si vorrebbe chiudere la pratica Ryder entro febbraio: la situazione politica instabile non permetterebbe di guardare a un futuro troppo in là con un cuore ottimista. E poi, un governo come quello Gentiloni, alle prese con mille emergenze (terremoto, Europa, crisi, giovani, voucher e chi più ne ha più ne metta) e già in più occasioni etichettato come amico di banche, banchieri, massoni e quant’altro, avrà il coraggio di passare alla storia anche come amico dei “ricchi” golfisti?

E poi, diciamocelo: è evidente che all’inizio di dicembre il pacchetto Ryder Cup è rimasto prigioniero della campagna politica referendaria anti Renzi che i 5 Stelle hanno saputo cavalcare alla grande. Hanno raccontato una marea di inesattezze (per non dire bugie), ma erano proprio quelle che il popolo voleva sentirsi dire.

Ora siamo punto a capo. Nel senso che a febbraio, tre mesi dopo il referendum, Roma 2022 potrebbe essere ostaggio della guerra intestina al PD e finire nel tritacarne della resa dei conti interna al partito di governo.

A questo punto sta al Ministro Lotti trovare una strada, la più consona (e rapida) possibile: golfisticamente parlando, è il Ministro che ha l’onore.

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