Se il wedge è come Mr. Big

Mentre il mondo del golf si dimena nel prendere una posizione sul fatto se sia cosa buona e giusta allontanare i tornei dei Tour dai campi di Donald Trump, io me ne sto comodamente in disparte: voglio dire, in tutta onestà non sento la necessità di una rincorsa all’opinione su tutto. Anche perché negli stessi giorni una notizia + succosa per i miei neuroni è giunta alle mie sinapsi: ormai è ufficiale, ci sarà il 3° film della serie Sex & The City.

BOOOM! Ed è qui, su un tema che mi appassiona da un ventennio (le ossessioni di Carrie che s’incastrano alla perfezione nei meandri del narcisismo di Mr. Big) che mi sento di esprimere la mia posizione: il progetto mi pare una nuova corazzata Potemkin. Una cagata pazzesca.

Ciò non di meno, non posso fare a meno di ricordarmi un dialogo magistrale tra Carrie e Mr.Big andato in onda nella puntata 18 della 3a stagione.

Come al solito i due sentimentali più neurolabili di New York si stanno per lasciare di nuovo, proprio quando Lui ha appena finito di sistemare casa, dipingendo, con pennellate veementi, una parete rosso fuoco in camera da letto.

Il dialogo si snoda così:

Mr Big: “Resta”.

Carrie: “Non posso”.

Mr. Big: Perché no?”

Carrie: “Perché, tesoro, tu ed io siamo come quel muro rosso: in teoria è una buona idea, ma, per qualche motivo, non funziona”.

Ecco: io vorrei ricordarmi di questo dialogo ogni qual volta estraggo il sand iron da bordo green per approcciare. Vorrei guardare dritto nei groove il mio 56° e come Carrie dirgli decisa: “Io e te in teoria siamo una buona idea, ma in pratica non funzioniamo”. E poi rimetterlo in sacca.

Morale: in questo presente disgraziato, accadono un sacco di cose interessanti. Anche un semplice dialogo di una serie Tv demenziale. Solo che bisogna farci caso.

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