Cominciano a trapelare le prime notizie circa le condizioni di Tiger Woods, dopo il terribile schianto automobilistico che lo ha visto coinvolto nella mattina californiana di martedì.

Secondo quanto riferito dalla sua agenzia, Tiger ha riportato fratture in entrambe le gambe: quella destra, quella con cui con ogni probabilità ha schiacciato fino all’ultimo sul pedale del freno, è la più colpita, avendo riportato una doppia frattura esposta di tibia-perone e la lesione dei tessuti muscolari.

I medici dell’UCLA Medical Center che hanno operato il campione hanno inserito nella gamba destra dei chiodi endomidollari per stabilizzare le fratture.

Il contraccolpo più duro però è quello subito dalla caviglia destra, che, essendosi fratturata, è stata fissata con dei chiodi.

“Partiamo dal presupposto che è un miracolo che Tiger sia vivo – ha spiegato Cristiano Cambi, fisioterapista della nazionale italiana- e dunque questo è l’aspetto più importante e può solo essere di conforto. Per quanto riguarda i tempi di recupero dopo un incidente del genere, di solito non sono mai inferiori ai 5/6 mesi. E ancora: tra i problemi alle gambe e quello alla caviglia, meramente dal punto di vista golfistico-sportivo, quest’ultimo è quello più serio, perché il trattamento che Tiger ha subito con i chiodi spesso si traduce nella perdita della funzionalità della caviglia stessa, che, a cascata, si può ripercuotere sull’anca destra, che avrà minore capacità di rotazione, e alla lunga anche sulla schiena. Ovviamente però stiamo brancolando nel campo delle ipotesi e dunque si spera che la situazione possa essere migliore di quanto ho descritto”.