Tutti caschiamo, conta come ci rialziamo

Ok, lo so che nel week end appena trascorso siete tutti stati indiavolati a seguire le vicende di Chiccuzzo Molinari nel WGC di Austin e che quindi poca attenzione avete riposto su quanto invece andava accadendo nell’Hero Indian Open che si giocava per la Race to Dubai dell’European Tour.

Lo so. Però su quel tracciato terribile, con quelle 4 buche finali tra le più toste del circuito continentale, a pochi chilometri da New Delhi, nella giornata di domenica è andato in scena un capolavoro su cui vale la pena soffermarsi.

Ve lo giuro.

Innanzi tutto (ma forse lo sapete già) il torneo lo ha vinto lo scozzese Stephen Gallagher, tornato a quel successo che gli mancava dal 2014. Ma è COME ha conquistato il torneo, che fa davvero notizia e storia.

Allora: Stefanone era in lizza per il titolo all’inizio delle ultime 18 buche, ma un quadruplo bogey 8 (con due provvisorie giocate dal tee) al par 4 della 7, la buca più aggredibile del campo, pareva avergli letteralmente strappato cuore, gambe e speranze.

Poi, il miracolo. O forse non è giusto chiamarlo miracolo: chiamiamola attitudine.

Insomma, per farvela breve: archiviato il disastro della 7, Gallagher ha marcato tutti par, 1 bogey, ma soprattutto 6 birdie, di cui ben 3 nelle ultime, terribili 4 buche del DLF Golf & CC. E ha vinto, nonostante tutte le previsioni contrarie e tutti gli altri giocatori in super contention.

Ha vinto lui.

Perché –ed è qui la parte che mi interessa raccontarvi- alla fine il golf  è come la meteorologia. Non è una scienza esatta. Qualche volta ci azzecchiamo, più spesso neppure ci andiamo vicini. È che quando parliamo di golf, parliamo di un sistema entropico, dominato dal caos, nel quale non può essere raggiunto l’ordine perché sono troppe le variabili da tenere in considerazione. Non ci resta dunque che prendere atto del disordine nel quale prima o poi incapperemo e accettarlo comunque.

Perché la verità, là fuori nel campo come nella vita, è che tutti prima o poi cadiamo, ma ciò che conta è come ci rialziamo. Ricordatevelo, quando sarete a terra. Ricordatevi di Stefanone in India: magari funziona, raga.

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