Pga Tour: il circuito è social

Al netto dei milioni di dollari che cascano a pioggia sui green, c’è sempre e comunque qualcosa in più sul Pga Tour che fa sì che il circuito europeo appaia scialbo come champagne svaporato.

Quel qualcosa in più si chiama comunicazione.

Qui negli States comunicare, taggare, postare, parlare, dichiarare è un invito costante. Un invito rivolto a tutti, ai giocatori e al pubblico: ognuno fa la sua parte e il risultato mediatico è assicurato.

Succede che i campioni siano assolutamente a disposizione della stampa: raggiungerli, chiacchierarci e intervistarli è facile. Molto più che sullo European Tour, dove i dirigenti del circuito paiono avere la presunzione di avere sempre e comunque l’esclusiva e dove i giocatori stessi il più delle volte rispondono a monosillabi al massimo a tre domande.

Succede che se il giornalista ha bisogno di confrontarsi con un giocatore, il giocatore sarà a disposizione al termine del giro: chiedi e ti sarà dato e soprattutto ti sarà risposto. Il tutto con il sorriso sulle labbra e con un “thank you” onnipresente che ti apre il cuore e il taccuino per gli appunti.

Succede anche che il pubblico, al quale in campo è tassativamente vietato scattare foto, abbia però zone riservate per spararsi selfie e quant’altro, con tanto di hashtag preconfezionati ai quali agganciarsi per taggarsi sui social e partecipare così a concorsi per gli scatti più pittoreschi.

Morale: se i giocatori giocano e dichiarano, il pubblico posta e targa e il risultato mediatico del torneo è assicurato. Una valanga d’informazioni condivise sotto forma di notizie, interviste, instagrammate, post facebookiani e twitterate da lasciare senza fiato travolge quotidianamente la rete, creando di fatto l’evento prima ancora che lo sia già diventato.

Ma non solo. Succede anche che si organizzino eventi nell’evento (come il concerto di stasera di Bubba Watson e della sua band al termine del terzo giro del Coca Cola Tour Championship) e che il pubblico sia invitato a condividere su larga scala.

Succede che –giusto o sbagliato che sia- la comunicazione oggi sia prettamente social e che sul Pga Tour l’abbiano intuito secoli prima rispetto al circuito europeo, il quale, visto da qua, pare Genoveffa, la sorellastra di Cenerentola, la sera del ballo a palazzo.

Leave A Comment

Your email address will not be published. Required fields are marked *