Billy Horschel: sono la Kardashian del golf

In un mondo che gira al rovescio, un mondo in cui Kim Kardashian, la più famosa tra le famose per essere famose, ha più seguaci in rete del Mahatma Gandhi, capita anche che Billy Horschel, un campione capace di vincere sul Pga Tour in una sola stagione oltre 15 milioni di dollari, sia da anni un assoluto trending topic su Twitter non tanto per le sue gesta golfistiche, quanto per le fantasie azzardate dei pantaloni che ama indossare in campo.

Per dire: nello scorso mese di giugno, nella classifica stilata dalla Espn delle personalità più famose del web, tra i top 100 c’era lui, ma non c’era traccia di Jason Day, il numero 1 del mondo….

“Incredibile, vero? Credo che abbia a che fare con il mio senso per la moda e per i miei look sul campo, che sono sempre unici e particolari. Vede, la gente appassionata di fashion è molto più numerosa di quella appassionata di golf e solo così mi spiego il fatto che io sia in quella speciale classifica. Le faccio un esempio: allo U.S. Open del 2013 ho indossato per la prima volta dei pantaloni strani, quelli con i polipi, e per i successivi tre giorni sono stato uno dei trending topic più cliccati in rete. Se poi a questo aggiunge che sono parecchio attivo sui social media con post e video in cui si percepisce abbastanza facilmente che tipo sono in realtà e che tipo di vita conduco, ecco, tutte queste cose sicuramente mi garantiscono una certa visibilità in più”.

Lei collabora con Ralph Lauren nella selezione delle stampe dei suoi pantaloni?

“Beh, sono certamente un ragazzo creativo, però lascio fare a loro che sono molto più aperti mentalmente di me. Mi portano quello che pensano che vada bene e davvero non c’è mai stata una volta in cui non mi sono trovato d’accordo con le loro scelte. Anzi, dico subito: ok, lo indosso. Anche perché mi piace mostrare che il golf non è un gioco solo per ragazzi vestiti in modo classico, di beige e di bianco”.

E allora non posso non chiederle tra i tanti che ha indossato, quali sono i suoi pantaloni preferiti…

“Direi quelli con i polipi, perché tutto è partito da lì, però mi piacciono molto anche quelli a fiori che ho indossato allo U.S. Open e quelli con i fenicotteri rosa. E poi mi fa ridere il pensiero che a ogni Major la gente inizi a chiedersi già dal primo giorno che tipo di calzoni indosserà Billy. E sa una cosa? Se io indosso, chessò, un pantalone con le foglie, il giorno dopo i bermuda con quella fantasia sono immediatamente sold out: è pazzesco. E’ come se la gente desiderasse esprimersi per quello che realmente è anche sul campo da golf”.

Insomma: lei è potente come Kim Kardashian…

“No, non sono ancora a quel livello”.

Ma Kim le piace?

“Non mi dispiace affatto e rispetto moltissimo quello che ha fatto, i soldi che ha guadagnato e l’influenza sui social che si è accaparrata. Però la mia sorella preferita della famiglia è Kourtney, quella più minuta, perché è cool e tutto lascia pensare che sia una davvero tosta”.

Se l’anno prossimo dovesse venire a giocare l’Italian Open da 7 milioni a Torino, che tipo di pantaloni vorrebbe indossare per l’occasione?

“Mi piacciono la storia e la cultura latina, e amo il vostro vino, la vostra cucina: potrei immaginare dei calzoni con il Colosseo, altri con dei bicchieri di vino o con degli spaghetti. Mi piacerebbe molto venire a giocare da voi, controllerò il mio programma e spero proprio di esserci. Adoro poter essere considerato un giocatore… mondiale, nel senso di un professionista che gira il mondo facendo conoscere il golf e se stesso a più persone possibili, non solo negli Stati Uniti”.

Lei ha studiato Arte: qual è l’aspetto di quel mondo che le piace di più?

“Quella particolare creatività della mente, quella che ti lascia vedere e immaginare le cose in modo diverso rispetto a tutti gli altri. E in fondo anche nel gioco del golf la creatività ha un ruolo importante”.

Ok, ma se dovesse paragonare il suo golf a una delle arti in particolare, quale sarebbe?

“Wow, ragazzi! Che domanda tosta!”

Chessò, magari la pittura, perché immagina di dipingere il campo con le traiettorie dei suoi colpi…

“Uhm, mi lasci pensare… Lei sicuramente lo sa, ma esiste una foto storica di Ben Hogan ripreso mentre alla 18 di Merion tira un ferro 1 perfetto al green per la vittoria nello U.S. Open. Ecco, con un click quella foto ha immortalato perfettamente tutto ciò che è il golf: la calma serafica e la perfezione del gesto tecnico del giocatore e la follia che invece è tutta intorno, fino al green. Per cui, sì, direi che la fotografia è l’arte che più mi piace e ammiro”.

Lei è un Sagittario: quali sono i tratti distintivi di questo segno zodiacale che lei pensa di possedere?

“Guardi, se qualcosa non avviene nel modo in cui ho deciso che doveva accadere, non è che mi perdo, ma mi sento pieno di dubbi. Sono un tipo reggimentale. Voglio sempre avere il controllo su tutto, persino su come accadono le cose, sempre”.

Però la ricerca costante del controllo non è una gran qualità per il golf…

“No, infatti, non sempre è positiva. Qualche volta bisogna avere fede e lasciare che le cose avvengano da sole. Bisogna solo sedersi, rilassarsi e aspettare, perché se cerchi esageratamente il controllo, puoi incasinare tutto”.

E allora come è andata finora la stagione?

“Direi che il 2016 era  iniziato meglio di quella passato, anche perché avevo lavorato duramente durante la pausa invernale soprattutto sul gioco corto. Solo che qualche volta i putt entrano e allora l’unica cosa devi fare è fare in modo che il momento buono continui; altre volte invece non c’è verso che calino in buca, proprio come ora che imbuco meno di quanto in realtà vorrei. Personalmente però sento che lo swing è migliorato e che anche il gioco corto ha fatto grandi progressi, tanto da poterlo ormai considerare una mia forza, per cui sono positivo e ottimista: so che stanno per arrivare grandi cose”.

Quindi direi che è pronto per il 2017?

“Lo sono” (ride, NdR)

(da Golf & Turismo, dicembre 2016)

 

 

 

Comments

2 Comments
  1. posted by
    Anna
    Jan 4, 2017 Reply

    Articolo splendido come al solito, solo una domanda: l’Open 2017 non dovrebbe essere a Roma? Baci

    • posted by
      Isabella Calogero
      Jan 5, 2017 Reply

      doveva essere a roma, ma si giocherà invece a torino al royal park nella stessa data di ottobre già in programma

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