Brittany Lincicome: gioco contro gli uomini perché adoro le sfide (e me ne frego degli haters)

Nel mondo dei social amplificatori della cattiveria generalizzata, appena uno ce la fa, per gli haters di professione pare imperativo mettersi col teschio in mano come Amleto e cercare il marcio in Danimarca.

Nell’internet dei perditempo spargitori di veleno, purtroppo, neppure il golf pare più un’isola tranquilla.

Ne sa qualcosa Tiger Woods, che per primo e più di tutti ha pagato carissima la sua esposizione mediatica, ma ne sa qualcosa anche Brittany Lincicome, attuale numero 30 del Rolex World Ranking e vincitrice in carriera di due titoli Major. Cioè, non proprio una che la schianta piano. Anzi, a dirla tutta, Brittany la palla la demolisce proprio: per anni negli States è stata la più devastante dal tee, con medie di 278 e fischia yards col driver in mano.

Forse proprio anche per questa sua bomberaggine no-limits, gli organizzatori del Barbasol Championship, appuntamento di metà luglio del Pga Tour, l’hanno invitata a competere insieme ai ragazzi del circuito.

Apriti cielo! Se da una parte moltissimi fan le hanno augurato online ogni fortuna per il torneo, dall’altra, una serie di maschi nevrotici, per il solo fatto che Brittany fosse una donna invitata con tutti i crismi a partecipare a un open maschile, l’hanno insultata via social.

Eccoli qui, gli haters: quelli a cui il diverso fa paura in quanto destabilizzatore dei loro pensieri prefabbricati, delle loro cucce comode, delle loro immagini rassicuranti passate al photoshop. Ecco chi sono, in definitiva, gli odiatori della rete: degli sfigati.

“A dire il vero – mi spiega Brittany – sui social moltissimi ragazzi sono stati davvero incoraggianti nei miei confronti. Alla fine, ho dovuto bloccare solo (!) otto persone. La gente non capiva che per partecipare a quel torneo, non avevo tolto il posto a nessun ragazzo, tanto meno a qualcuno che lottava per tenere la sua carta. Nossignore. Quello che il pubblico non sa è che ogni torneo, ogni settimana, ha almeno due inviti riservati allo sponsor. E questo è l’unico motivo per cui sono stata selezionata per giocare”.

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Non pensi che ci possa essere un po’ di … paura maschile nei confronti di voi ragazze che giocate così bene a golf?

“Quello che posso dire è che dal 2003, l’anno in cui Annika Sorenstam partecipò al Colonial, il golf femminile è andato molto avanti nel senso che oggi gli uomini sanno molto bene quanto brave siamo a giocare a golf. Ahahahahhahah! Solo che non lo vogliono ammettere a voce alta. In effetti sarebbe fichissimo vedere qualche torneo in più in cui siano presenti i giocatori e le giocatrici di entrambi i tour, sia di quello maschile che di quello femminile”.

Annika giocò sul Pga Tour per mettere alla prova i suoi limiti; tu perché hai giocato?

“Molto più semplicemente, volevo solo divertirmi e trascorrere delle belle giornate. E in effetti ce l’ho fatta: mi sono divertita un casino! Tra l’altro, tutti, a partire dai giocatori in campo, sono stati assai gentili e ospitali e ne sono stata particolarmente colpita”.

Cosa manca ancora alle donne per riuscire a fare il cut in un torneo del Pga Tour (Brittany ha marcato 78-71 e non ha giocato nel weekend NdR)?

“Dovremmo solo tirarla molto forte! Ahahahhahahah! Il campo del Barbasol Championship era lungo solo (!!!) 7.350 yards, ma siccome nei giorni prima e durante la gara erano venuti giù un sacco di centimetri di pioggia, da giocare pareva davvero infinito”.

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Ovviamente hai dovuto disputare il torneo giocando dai tee bianchi maschili… Ma perché sul Tour non è permesso alle donne di gareggiare utilizzando i battitori a loro destinati ? In fondo ne guadagnerebbe lo spettacolo…

“Ragazzi, queste sono le regole del Pga Tour. Se vuoi giocare lì, devi giocare dai back tees, non c’è nulla da fare. Ma a me piace, tutto sommato, perché le sfide mi intrigano. Ciò non toglie che mi piacerebbe che in futuro ci sia un torneo misto in cui i pro giochino dai loro tees indietro e le proette dai loro tees avanti. Sarebbe davvero figo vedere chi andrebbe a vincere!”.

Il 21 settembre al Golf della Montecchia è in calendario l’evento Women vs Men, in cui pro e proette, ragazzi e ragazze, si sfideranno in match play agguerriti giocando però da tee diversi. Che ne pensi?

“Mi sa che ho appena risposto a questa domanda. Posso solo dirvi una cosa: figo!”.

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