Il grande golf smuove l’economia. Anche in Italia

Il 2017 inizia con delle buone notizie sul fronte economico golfistico.

Per dire: il Pga Merchandise Show, la più grande fiera del golf a livello mondiale che ha da poco chiuso i battenti in quel di Orlando, in Florida, ha fatto segnare numeri da record, con oltre 40 mila aziende presenti tra gli stand. Cinquanta erano gli stati rappresentati e di questi, ben 19 erano quelli presenti per la prima volta a Orlando.

In generale, rispetto al trend 2016, i numeri della fiera sono tutti con il segno più davanti.

Ma la notizia più interessante rimbalza dalla Scozia e l’ha comunicata il primo ministro in persona, Nicole Sturgeon.

Secondo i risultati della ricerca condotta per conto della R&A, di VisitScotland e del South Ayrshire Council, l’Open Championship 2016 disputato sul links del Royal Troon e vinto al termine di un’epica battaglia da Henrik Stenson su Phil Mickelson, ha portato nelle casse del Paese ben 110 milioni di sterline, pari a 129 milioni di euro.

Di questi, 64 milioni di sterline (75 milioni di euro) sono quelli che hanno avuto un impatto diretto sull’economia scozzese grazie ai 173mila spettatori presenti, mentre i restanti 46 milioni (54 mil. di euro) derivano dalla pubblicità indiretta di cui ha goduto la Scozia grazie alle dirette televisive del torneo trasmesse in ben 193 paesi e arrivate in oltre 600 milioni di case.

La piccola zona dell’Ayrshire, padrona di casa della manifestazione, ha potuto quindi beneficiare di 23 milioni di sterline (27 mil. di euro).

The Open tornerà sul suolo scozzese nel 2018, quando il torneo verrà organizzato a Carnoustie, mentre quest’anno si giocherà per la decima volta al Royal Birkdale, nei pressi di Southport.

Cifre scozzesi alla mano, è facile ipotizzare un ritorno ancora maggiore per l’Italia in occasione della Ryder romana del 2022, considerando soprattutto il fatto  che il numero degli spettatori per la sfida biennale tra Europa e Stati Uniti si  attesta sulle 300mila unità totali. Forte della previsione di un imponente impatto economico per l’Italia  (si parla di cifre tra i 250 e i 300 milioni di euro), il Governo Gentiloni, con il ministro dello sport Lotti in prima linea, pare vicinissimo (si parla della settimana prossima NdR) alla firma per lo stanziamento dei 97 milioni di garanzia attesi dallo European Tour per il via ufficiale alla Road to Rome.

Le garanzie necessarie passeranno attraverso il Credito Sportivo, che da qualche mese non è più un ente deputato solo alla costruzione e alla ristrutturazione degli impianti sportivi, ma anche all’organizzazione di manifestazioni sportive nell’interesse del Coni e di rilevante impatto per il pubblico.

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