Italian Open: il golf non ha colore politico

A pochi, pochissimi giorni dal debutto della 74sima edizione dell’Italian Open, la più ricca della storia con i suoi 7 milioni di dollari di montepremi, fa piacerissimo a noi appassionati segnalare un aspetto non secondario di questa Road to Rome 2022: per la prima volta dacché l’Italia si è gettata a capofitto nella corsa verso la Ryder Cup capitolina, il golf pare non avere più colore politico.

Tradotto: al termine di un anno vissuto pericolosamente (“Dal punto di vista mediatico la Ryder Cup è stata venduta non in termini corretti” ha dichiarato oggi a Milano il presidente del Coni, Giovanni Malagò), si scopre che il golf piace finalmente a sinistra e a destra, al Pd e alla Lega.

 

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È quanto si è evinto oggi in un’affollata conferenza stampa di presentazione dell’Italian Open che si è svolta al 39simo piano del Palazzo Lombardia, dove, per la prima volta nella storia del nostro sport, un ministro del Governo -il piddino Luca Lotti – e un presidente di Regione – il leghista Roberto Maroni- pur se schierati politicamente su fronti opposti, si sono trovati dalla stessa parte della barricata: decisamente a favore del green azzurro.

“Investire sui grandi eventi sportivi – ha spiegato Maroni- valorizza la Lombardia e il Paese a livello internazionale e turistico. Da questo punto di vista, dare fiducia all’Italian Open (la Regione Lombardia ha sborsato 500.000 euro di sponsorizzazione a favore del torneo NdR) era giusto. Le critiche ci stanno, per carità, ma abbiamo la certezza di trovare i fondi necessari anche per tutti gli altri investimenti promessi”.

“Con la Ryder Cup e quest’Italian Open – ha aggiunto Lotti- ha vinto tutta l’Italia: per mesi siamo stati in una buca profondissima che rischiava di mostrare che il nostro Paese non fosse in grado di ospitare e organizzare un grande evento. E invece essere riusciti a far approdare questo grandissimo progetto sportivo nella nostra Penisola, significa garantire occasioni economiche e culturali importantissime per l’Italia. Qui ha vinto il gioco di squadra, non il colore politico”.

Ma il ministro Lotti non si è fermato: “Dobbiamo ancora lavorare moltissimo -ha aggiunto- perché vogliamo che aumenti il numero dei golfisti italiani. Per riuscirci, dobbiamo portare il golf nelle scuole: solo pochi giorni fa abbiamo firmato un protocollo d’intesa con lo sci e il calcio. Il golf deve rientrare in questo progetto e arrivare così ai bambini”.

Nel frattempo il prossimo appuntamento coi giovanissimi è segnato in agenda per l’11 ottobre al Golf Club Milano, in occasione della prima edizione della Junior Road To Rome 2022 Ryder Cup, sfida inedita tra il Team Lombardia e il Team Italia, che si giocherà in contemporanea con la Pro-Am Rolex che, a sua volta, farà da preludio all’Italian Open.

 

Comments

1 Comment
  1. posted by
    Diego Turletto
    Sep 27, 2017 Reply

    Tutti in buca con Lotti! Almeno io ho imparato cosi .. da un cartone animato che andava in onda la mattina prima della scuola, avevo solo dieci anni ma ricordo ancora la stessa energia che ci và per dire a squarciagola SPA GHE TIIIIIIII!

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