Nella vita non è mai semplice trasformare i propri sogni in realtà. Qualche volta sogni a occhi aperti e ti sembra di essere già lì; altre volte, invece, sei già lì e ti sembra di sognare.
Nel campo da golf, spesso ci capita di imbatterci in una strana sensazione: quella che ci dice che non siamo noi i protagonisti di quello che stiamo vivendo; altre volte, invece, non possiamo credere a quello che i nostri occhi vedono. E allora ci affidiamo al cuore. A quel cuore, che ci ripete che forse non c’è davvero nulla da fare: i sogni sono sogni e restano nel campo delle fantasie irrealizzabili, e non entrano nel campo da golf.
Epperò sarebbe preferibile affidarci, più che alla verità del cuore, a quello che gli occhi vedono, soprattutto quando hanno davanti a loro un Trackman, che, attraverso la logica dei numeri, ci racconta la vera verità golfistica di chi siamo e di cosa abbiamo bisogno.
Più loft? Più spin? Più distanza? Chiedi alla tecnologia e ti sarà dato. Perché, se è vero che nella vita è dura trasformare i sogni in realtà, è altrettanto vero che nel golf possediamo degli strumenti straordinari che ci aiutano a inseguire e a cavalcare le traiettorie delle nostre fantasie. Bastoni, ma soprattutto palline.
Ecco, vengo via da Valencia e da El Saler con una consapevolezza in più: le palline da golf vanno trattate con rispetto. Non sono un corpo alieno che ci atterra per caso tra le mani; piuttosto, sono il prolungamento in volo delle nostre volontà golfistiche.
Per cui, come non indosserei mai un outfit pescando alla cieca nell’armadio, così devo imparare a non scegliere più a casaccio nel bouquet delle palline che trasporto in sacca, perché, come ogni tacco 12 ha qualcosa da dire a chi lo indossa, così ogni pallina da golf ha la sua personalità e un suo scopo nel mondo.
Vuoi un volo più alto? Uno più basso? Vuoi più spin? Vuoi tirare più lungo? Vuoi più feeling?
Chiedi e ti sarà dato.
A Valencia, per la prima volta in vita mia, mi è stato fatto un fitting personalizzato per scoprire quale tipo di pallina si adatti al meglio alle mie necessità, senza per questo stravolgere le mie caratteristiche.
Armati di Trackman, gli scienziati della Titleist mi hanno dimostrato con i numeri alla mano, che ogni diverso tipo di quelle sfere che paiono tutte uguali, invece reagisce, vola, si comprime e spinna in modo diverso a ogni mio swing. E che, come c’è un tacco 12 che meglio di altri si adatta al mio piede, così là fuori esiste una pallina che sa far volare alti i miei sogni. E che qualche volta li fa anche spinnare indietro. Perché, sì, raga: tutti, non solo gli dei del Tour, imprimiamo dello spin. Basta trovare la palla adatta a noi e alle nostre fantasie. E sapete qual è l’aspetto figo della questione? Che la’ fuori scovare la palla giusta per noi è decisamente più facile del trovare l’anima gemella.