Largo ai giovani

Dicono che la matematica non menta mai e in effetti, se è vero come è vero che alla fine è sempre e solo un algoritmo a decidere chi tra i super 30 della finalissima si intasca i 10 milioncini di dollari, il risultato conclusivo dei play off FedEx del Pga Tour sembra confermarlo.

Stavolta, come tutti già sapete,  dalla  massa intricatissima dei calcoli dei mega computer Pga è uscito il nome di Giustino JT Thomas. E in effetti, decidendo così, i cervelloni non si sono affatto sbagliati: nella stagione 2016/2017, il 23enne statunitense ha vinto ben sei volte compreso un major (il Pga Championship), vanta una media score ben al di sotto dei 70 colpi (69,35), è quinto nella cosiddetta statistica totale degli Strokes Gained, ottavo in quella del driving distance, secondo in quella del numero degli eagle e sempre secondo in quella che calcola la media dei birdie. Infine, ciliegina sulla torta, si è pure preso il lusso di essere per ben due volte nel tee time finale di uno dei quattro tornei del Grande Slam.

Morale: se non si è trattato di un dominio, poco c’è mancato e laddove tutti aspettavamo DJ, è invece planato come un falco JT. Questione di una consonante, ma non di poco conto.

Epperò, la sensazione che se ne ricava a due giorni dal finale incandescente di stagione è che gli occhi di tutti siano puntati sul particolare (il vincitore), ma non sul generale: statistiche alla mano, la stagione 2016/17 del Pga Tour segna una tendenza che, a differenza di quelle colorate uscite dalla Fashion Week di Milano, pare essere così forte da poter durare prepotentemente negli anni a venire.

Parliamo del fatto che sempre più il golf e in particolare il Pga Tour sembrano non essere più terra di conquista per chi non è giovane, fresco e atletico. Per dire: gli statistici hanno calcolato che dal 1980, sul circuito statunitense, ci sono state solo due stagioni in cui ci sono stati 6 o più vincitori sotto i 25 anni. Si tratta di quest’ultima appena conclusa e di quella precedente. E ancora: dal 2003 al 2011, si contano 17 eventi del Pga Tour conquistati da pro di 24 anni di età o ancora più giovani; ebbene, ce ne sono stati ben 18 solo quest’anno. L’ultimo? Proprio il Coca Cola Tour Championship conclusosi domenica sera e vinto dal rookie semisconosciuto Xander Schauffele. Non è dunque un caso se in questa stagione l’età media dei vincitori sul Pga Tour si sia abbassata a 28,9 anni: la più fresca di cui si ha memoria. O forse siamo noi che stiamo invecchiando….Non so, non mi ricordo…

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