Negli States il grande golf parla italiano

Se l’Arnold Palmer Invitational che inizia stasera a Bay Hill parla ufficialmente il “tigerese” grazie al ritorno di Woods all’interno del ricchissimo field, l’Arnold Palmer Cup parla invece italiano.

Sono infatti ben due gli amateur azzurri invitati a prendere parte allo storico torneo che mette in campo i migliori venti studenti universitari statunitensi contro i migliori venti del resto del mondo: Stefano Mazzoli, della Texas Christian University, e Lorenzo Scalise, della Tennessee University, scenderanno infatti in campo all’interno del team internazionale dal 6 all’8 luglio sul percorso dell’Evian Resort.

Si tratta di un grandissimo onore per i due lombardi, visto che a questa competizione, nata nel lontano 1977, hanno preso parte, tra gli altri, nomi del calibro di Dustin Johnson, Graeme Mc Dowell, JB Holmes, Patrick Cantlay, Billy Horschel e Francesco Molinari.

Ma non solo: ben 25 dei giocatori che hanno disputato in qualità di amateur l’Arnold Palmer Cup, una volta passati al professionismo, sono stati poi chiamati a difendere i colori del proprio paese nella più prestigiosa sfida di Ryder Cup. E il collegamento tra le due manifestazioni non è casuale, visto che la formula di gara dell’appuntamento di Evian è identica a quella dello storico match tra Stati Uniti ed Europa.

Stefano Mazzoli, 23enne di Segrate, ha conquistato nel 2015 il campionato europeo dilettanti, mentre quest’anno, negli States, ha già centrato il titolo individuale e a squadre nel torneo del Wexford Plantation.

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Lorenzo Scalise, lombardo di Vimercate,nel 2017, dopo aver conquistato il titolo italiano medal, ha sfiorato quello europeo, mancando la vittoria continentale solo al play off. In questa stagione, ha marcato il secondo posto nel Southwestern Invitational.

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Sia Scalise, che Mazzoli sono allenati dal team azzurro e, in particolar modo, dal coach Federico Bisazza.

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