Iniziano a trapelare le prime buone notizie circa il contesto giovanile: nel 2020 sarà infatti inaugurato il primo Campionato Italiano Under 24.

Il torneo si disputerà al Golf Nazionale dall’8 al 10 luglio e sarà un primo tentativo da parte federale di stimolare e motivare a livello sportivo tutti quei golfisti in fascia universitaria, quegli stessi che dopo i 18 anni, non rientrando più nell’ambito delle gare e dei trofei giovanili, tendono ad abbandonare la pratica golfistica con gravi ripercussioni sull’intero ecosistema dei club italiani.

È certo che, una volta compiuti i 18 anni, il calo dei giocatori ci sia e che sia in parte fisiologico, ma in gran parte è anche vero che sia stato aggravato dal fatto che tutta l’asticella dell’attività giovanile nazionale delle ultime stagioni pareva essersi spostata, abbassata e concentrata sui giocatori di al massimo 16 anni di età.

“E invece –spiega Maria Paola Casati, coach in quel de La Montecchia- è giusto che tutte le fasce d’età abbiano delle chance; visti i numeri di cui disponiamo, non dobbiamo abbandonare nessuna delle categorie di gioco: in Italia, poi, non potendo contare sul sistema dei college statunitensi, diventa davvero vitale evitare che i ragazzi smettano di giocare dopo i 18 anni”.

Giustissime le parole di Casati, e sono giuste anche per un altro motivo: sono proprio questi juniores, questi over 18, a essere un patrimonio per i circoli, perché grazie al loro ottimo livello di golf creano un micro indotto all’interno degli stessi club, diventando un riferimento assai importante per quelli più giovani che ne intendono seguire le orme.La riforma della Fig per la fascia Under 24 non si ferma comunque al campionato nazionale: in Veneto è stato infatti lanciato un progetto pilota (e la Lombardia si sta aggregando e credo che altre regioni lo faranno velocemente) che ha a cuore l’organizzazione e la disputa di un Campionato Regionale a Squadre riservato ai giocatori compresi nella fascia tra i 18 (già compiuti) e i 24 anni.

L’obiettivo non è solo sportivo, ma anche di divertimento e di promozione, con una festa finale che ambisce a portare al circolo tutti i giovani golfisti coinvolti e, soprattutto, i loro amici non golfisti.